Padova,15enne scomparso: “Mi minacciano, so che morirò”

Ahmed Jouider, un quindicenne di origine marocchina esce di casa giovedì sera con una bicicletta rossa, per non farvi più ritorno. L’ultima volta che è stato visto, aveva una felpa nera con una striscia grigia. Poco prima sembra che il ragazzo avesse inviato un vocale all’ex fidanzata dicendo: “Ho paura”!

Manca da casa dalla sera del 24 aprile 2022 quando  intorno alle 22 il ragazzo si è allontanato dal quartiere; dopo aver osservato la giornata di digiuno per il Ramadan, il ragazzo aveva cenato con la famiglia ed era uscito. da allora di Ahmed, si sono perse le tracce. Forse doveva raggiungere gli amici o quelle persone che potrebbero tenerlo sotto scacco. È una scomparsa carica di mistero, resa inquietante dal messaggio vocale inviato alla ragazza, chiedendole anche di “non farlo sentire a nessuno”. Io ora devo uscire. Ho delle questioni in sospeso con alcune persone. So che morirò, penso di sì. Oppure se non muoio avrò delle ferite, gravi. Ma penso che morirò”.  Il suo telefono risulta quindi spento dalla mezzanotte di giovedì, due ore dopo essere uscito di casa.

Alla notizia della scomparsa, la quindicenne ha invece deciso di avvertire la sorella di Ahmed e la mamma. Queste hanno iniziato a telefonargli, senza mai ottenere risposta mentre la loro angoscia cresceva. Risulta che cellulare abbia agganciato una cella telefonica in via Madonna del Rosario, in zona Torre, nei pressi del fiume Brenta peraltro dove qualche giorno dopo il ragazzo è stato ritrovato morto nel Brenta.

Il suo corpo è stato ritrovato dai Vigili del fuoco nel fiume a Cadoneghe. Il telefono del ragazzo sarebbe stato trovato il 26/04/22 da Polizia e Vigili del Fuoco sulla riva, a ridosso di una passerella pedonale. Sul posto si trovava anche il padre di Ahmed, che ha osservato in silenzio la scena, in un dolore muto.

Santarella, Ragusa

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