-I LATI OSCURI DI INTERNET-

Immaginatevi un iceberg, questa è la perfetta metafora che si può utilizzare per descrivere Internet.

  • la parte emergente dell’iceberg che si trova sulla superficie dell’acqua, quindi subito visibile all’occhio, è per l’appunto il Surface web e rappresenta solo il 4% delle informazioni reperibili. Esso è disponibile al pubblico ed è quindi lnternet che abitualmente utilizziamo tutti i giorni; come ad esempio Instagram, Google, Wikipedia e altri siti comuni.
  • In basso, sotto la superficie dell’acqua possiamo trovare il Deep web, la parte non indicizzata da motori di ricerca che comprende il 90% di internet. Si accede soltanto attraverso specifici siti, software e reti private, permettendo così di entrarci in maniera anonima e di commerciare anche materie illegali.
  • Infine c’è il Dark web, che risulterebbe l’opposto della punta dell’iceberg, ovvero il lato più oscuro, la parte più profonda, la meno rintracciabile di tutte e completamente anonima; questa terminologia si usa per definire i contenuti del World Wide Web nel Darknet, e comprende il restante 6% di Internet. Qui è ancora più difficile accedervi rispetto al Deep Web, per il Dark Web servono dei particolari permessi autorizzativi e programmi, i quali sono solitamente raggiungibili attraverso software particolari perché giacenti su reti sovrapposte a Internet.

DEEP WEB- questa area sommersa comprende:

  • Comunemente: web mail, banking online* e social media privati, ad accesso privato, forum online che richiedono un’iscrizione a pagamento.
  • Contenuti dinamici: ovvero pagine web il cui contenuto viene generato sul momento dal server, attraverso parole d’ordine o particolari richieste.
  • Pagine non collegate: se non ci sono adeguate impostazioni di sicurezza, il motore indicizza tutto ciò che c’è dentro senza barriere.
  • Pagine ad accesso ristretto: siti che richiedono una registrazione “speciale” e limitata, esse impediscono che i comuni motori di ricerca possano accedervi.
  • Script: pagine che possono essere raggiunte solo attraverso link realizzati in JavaScript*o in Flash* e che quindi richiedono procedure particolari.
  • Contenuti non di testo: file multimediali, archivi Usenet (una rete alla quale puoi accedervi solo attraverso protocolli), in particolare non collegati a tag testuali.
  • Contenuti banditi dai comuni motori di ricerca perchè illegali: di questa categoria fanno parte siti pedo-pornografici o snuff*, commercio e produzione illegale di droghe e armi, siti di warez* e malware*.

1*banking online= banca virtuale, da cui possiamo effettuare transazioni finanziare. 2*Javasript=linguaggio di programmazione che usano gli sviluppatori per realizzare pagine web interattive. 3*Flash=software per uso grafico che consente di creare animazioni per il web. 4*snuff= video che riprendono torture realmente messe in pratica.*5warez=materiale software, distribuito in violazione della privacy .6*malware= software dannosi .

IL DARKNET

Un sottoinsieme del Dark web è il Darknet. Esso richiede software specifici o configurazioni particolari di reti, come la rete Tor, alla quale si accede mediamente l’omonimo browser o attraverso server proxy. 

Del Dark net si è iniziato a discutere intorno al 2009 parlando delle attività illegali che si svolgevano al suo interno e nel Freenet (una rete creata con l’obiettivo dell’anonimato e della sicurezza, ma poco indicata per scambiare file di grosse dimensioni).

Ma soprattutto si iniziò a discutere del Silk road, comparso su un annuncio per documenti contraffatti e sicari a pagamento, divenne poi un grande mercato nero online famoso come piattaforma di spaccio e quindi mezzo di scambio clandestino per qualsiasi tipo di stupefacenti, attraverso pagamenti in Bitcoin*.

*Bitcoin= criptovaluta ,soldi digitali

Esso (il Dark Net) utilizza reti private la cui architettura è sovrapposta a quella di Internet, che comprendono piccole reti friend-to-friend* di tipo peer-to-peer*, dove i nodi fungono da clienti e server verso gli altri nodi* della rete.

Gli utenti sono in grado di avviare o completare transazioni, un esempio tipico sono le reti per la condivisione di file, dove servono password o firme digitali per accedervi, nel suo significato generale comprende un qualsiasi tipo di gruppo chiuso e privato di persone che comunicano.

1*friend-to-friend= reti dove gli utenti effettuano connessioni dirette con le persone che conoscono.

2* di tipo peer-to-peer= modello di architettura logica di rete informatica, collegate alle piccole reti di friend-to-friend.

3*Nodi= un qualsiasi dispositivo hardware del sistema in grado di comunicare con gli altri dispositivi che fanno parte della rete, es. computer, stampante.

Le Darknet possono essere utilizzate per vari motivi, tra cui:

  • condivisione di file (piratati, personali, illegali o contraffatti, etc.).
  • crimini informatici (hacking, corruzione di file, frodi, etc.).
  • sorveglianza di massa(es. video di telecamere).
  • vendita di beni limitati su mercati darknet.
  • compravendita di beni o servizi illeciti o illegali.
  • whistleblowing (segnalazioni di attività illecite o fraudolente all’interno del governo).
  • aggiramento della censura di internet e dei sistemi di filtraggio dei contenuti o superamento di firewall.

Alcune agenzie governative ritengono che il Dark Web sia un covo di attività criminali. Eppure, tra le fonti più popolari il link “.onion”* del dark web rientra in quello di Youtube, Twitter, Reddit e altri forum di internet. Quindi, in teoria non c’è niente di illegale ad entrarci, tuttavia diventa illegale quello che poi tu decidi di far dentro al sito.

*.Onion= i siti onion permettono di navigare ma anche di pubbicare in modo anonimo

Ma vista l’impossibilità di accedere al Dark web/ Dark net attraverso i browser normali, come ci si può accedere? La risposta la possiamo trovare su questo sito web:https://hackerjournal.it/3897/guida-come-accedere-al-dark-web-in-modo-anonimo/

by Greta Lombardo,Giulia Dalle Vedove 1’D

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