Tragicità o irresponsabilità?
Racconto un evento accaduto il sabato 22 gennaio di quest’anno, quando cinque ragazzi di età compresa dai 17 ai 23 anni hanno perso tragicamente la vita in un incidente in auto nel Bresciano, esattamente nelle strade di Rezzato.
Il ragazzo alla guida si chiamava Salah Natiq, originario del Marocco, e aveva 22 anni. Tutti supponevano che avesse la patente. Gli amici e il ragazzo che gli aveva prestato la sua vettura lo aveva già visto varie volte guidare. Ma era una bugia. Una grossa frottola che è costata la vita a Imad Natiq, cugino del conducente ed Imad al Harram, entrambi di 20 anni, a Dennis Guerra di 19 anni e a Irene Sala, appena diciassettenne.
Giovani vittime di scelte sbagliate, che avevano ancora una vita davanti, strappate e allontanate dai loro genitori e dalla loro famiglia.
L’auto guidata da Salah corre ad alta velocità, invade la corsia opposta in contromano e va a schiantarsi contro al pullman che procede normalmente sulla propria corsia. Le famiglie e il conducente del pullman sono tuttora sotto shock per il forte trauma e per il dolore per queste quattro giovani vite spezzati con così tanta superficialità.
L’uomo non è stato in grado di evitare l’incidente. Fortunatamente non ha subito gravi danni fisici quanti sono invece quelli morali. Infatti, è stato soccorso dall’ambulanza e portato al pronto soccorso in fase di shock.
Ironia della sorte, dietro alla vettura su cui erano i 5 ragazzi, c’era il suo proprietario, un ragazzo di 18 anni amico delle vittime il quale, avendo perso una scommessa con gli amici, aveva dovuto prendere un taxi anziché utilizzare la propria auto e, con loro, andare nei locali a festeggiare insieme ,come di solito avviene il sabato sera.
a cura di Fili Aya, fonti: “Brescia Today” e ricerche personali (intervista).