Il genere e l’antico
La discriminazione in questi tempi si può notare maggiormente per le notizie riguardo al femminicidio, il razzismo, il genere e molto altro…ma dalla storia possiamo veramente imparare?
Secondo noi dalla storia non si può imparare fino a quando l’uomo non la comprenderà davvero e non rimedierà ai suoi errori. Infatti noi impariamo la storia per non ripetere il passato, eppure ci sono uomini che ripetono sempre gli stessi errori.
Ma da quanto tempo è nota la discriminazione?
La discriminazione è nota già dall’antica Grecia sia per la questione del genere sia per il razzismo. Eva Cantarella dice che è tutta colpa dei miti greci. Esiodo racconta la storia di Pandora, creata dagli dei per punire gli uomini per aver rubato il fuoco. Pandora porta con sé un vaso contenente tutti i mali del mondo e lo apre.
Secondo Eva Cantarella: «Pandora è un prodotto artigianale di acqua e terra costruito apposta per portare il male agli uomini. Ben si comprende come sia proprio il mito a raccontarci il momento iniziale in cui nascono le discriminazioni di genere». Si potrebbe dedurre dal mito che la donna sarebbe stata creata come “portatrice di distruzione”. Nell’Antica Grecia le leggi, la politica, la cultura erano controllate dagli uomini, mentre le donne avevano un ruolo domestico che prevedeva l’obbedienza al padre e al marito. La donna era priva di gran parte dei diritti riconosciuti ai cittadini adulti e liberi, anche se c’erano delle eccezioni per quanto riguarda la città di Sparta, i cui costumi sessuali erano più liberi e necessitati da motivazioni demografiche.
A Sparta le donne:
- Erano libere, potevano ereditare e divorziare,
- praticavano sport già da piccole,
- erano valorizzate e messe allo stesso livello degli uomini.
Mentre a Atene e in tutte le altre città della Grecia:
- Erano sottoposte a vita alla tutela di un uomo (padre, marito, fratello o parente più prossimo)
- escluse dalla società
- vivono in una parte della casa dedicata solo a loro (gineceo)
- educate da una tutrice a cucinare, fiulare e cucire
- matrimoni collegati (il padre o il tutore sceglieva l’uomo che la figlia avrebbe sposato)
Un personaggio femminile della letteratura greca che ricordiamo per la sua determinazione e per essersi ribellata al genere maschile è Antigone.
Dopo quanto detto, è chiaro che nel mondo antico era fortemente presente in Grecia un problema di discriminazione dell’uomo sulla donna, i cui riflessi si notano nella nostra società.
Bassi Beatrice, Chirco Alice, Rinaldi Giulia e Romanello Rebecca, 1D
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