e se vi dicessi che dovete fare la terza dose?
Con l’avanzare della variante Omicron ed il peggiorare della situazione dell’emergenza sanitaria, de qualche giorno sentiamo parlare ovunque della terza dose di vaccino anti covid, e con questa notizia sono nati nuovi dibattiti a favore e sfavore della vaccinazione.
“La dose di richiamo è cruciale per proteggere meglio noi e chi ci sta accanto”, ha sottolineato il Ministro della Salute, spiegando che “dopo l’ultimo parere di Aifa (l’agenzia italiana del farmaco), sarà possibile farla a 5 mesi dal completamento del primo ciclo”. Questo è ciò che è stato riportato da Speranza nel tentativo di portare dalla propria parte i cittadini e calmarli dinanzi alle varie incertezze.
Dato il parere favorevole ad anticipare la “terza dose” di un mese a chi abbia ricevuto l’ultima somministrazione, ad esempio, nel mese di luglio che potrà così riceverla già tra dicembre 2021 e gennaio 2022.
Dal 15 dicembre 2021, l’obbligo vaccinale è per tutti i soggetti al di sopra dei 60 anni, per il personale sanitario, scolastico e le forze dell’ordine e nelle persone con un sistema immunitario compromesso in quanto maggiormente esposti al rischio di essere contagiati.
Il vaccino si può non effettuare in caso di accertato pericolo per la salute, in condizioni cliniche specifiche documentate, attestate dal medico di base.
Immaginiamo che vi sarete chiesti perché sia importante vaccinarsi, e anche noi, studentesse della seconda liceo, teniamo a darvi una risposta: l’obiettivo della terza dose è infatti quello di mantenere e rafforzare l’efficacia immunitaria conferita dal ciclo vaccinale a due dosi. Vi ricordiamo inoltre che è inutile e sciocco essere vittima delle scelte sbagliate fondate su teorie non verificabili, e perciò fidatevi dei medici che da sempre vi hanno curati (e che per poterlo fare hanno studiato e studiano) e non metteteli a rischio, insieme a tutte le persone che avete intorno!
Sembra quasi una scelta banale, si sceglie infatti in un misero minuto se ci si vuole sottoporre alla vaccinazione o meno, ma le conseguenze di quella scelta sono da considerare, in quanto il vaccino solo in Europa ha salvato ben 500 mila vite e purtroppo invece, chi non gli si è sottoposto non ha fatto altro che infettare se stesso e tutti gli altri condannando l’Italia ad una sempre più lenta guarigione.
L’obiettivo della terza dose è quello di mantenere e rafforzare l’efficacia immunitaria conferita dal ciclo vaccinale a due dosi.
Alcune persone hanno iniziato a protestare sul perché ci sia l’obbligo di fare la terza dose di vaccino mentre c’è ancora una minoranza nella popolazione che non ha effettuato neanche la prima di dose. É importante tenere ben impresso in mente che la vaccinazione diminuisce il rischio di contrarre il coronavirus e di trasmetterlo; in questo modo possiamo proteggere noi stessi e le nostre famiglie, ma anche le persone che ci circondano come nell’ ambiente di lavoro.
La maggior parte delle persone contrarie alla vaccinazione riesce a comprendere l’importanza della prevenzione solo quando prova sulla propria pelle la perdita di una persona cara oppure ammala essa stessa finendo in terapia intensiva, in bilico tra la vita e la morte. Lì si comprende l’errore o meglio l’assurdità che li ha portati a decidere di farsi del male. A volte è troppo tardi.
Quindi noi, qui e oggi, auguriamo ai nostri lettori una buona salute e speriamo che abbiano la consapevolezza di scegliere il bene e di non farsi tentare da quelle mille proteste insensate dei no-vax!
Fili Aya e Farih Chaima