DANTE E BEATRICE SI INTERVISTANO
Dante intervista Beatrice
D: “Buongiorno, io mi chiamo Dante e tu?”
B: “Io mi chiamo Beatrice piacere di conoscerti.”
D: “Non per essere scortese, posso chiederti dove sei nata?”
B: “Certo, io sono nata a Firenze nel 1266.”
D: “Cambiando argomento, posso farti delle domande per capire le tue idee e le tue visioni del mondo?”
B: “Si, dimmi pure.”
D: “Cosa ne pensi del mondo attuale?”
B: “Secondo me il mondo di oggi non è per nulla perfetto, soprattutto per noi donne dato che siamo sottoposte ad un controllo continuo da parte di voi uomini, la società d’oggi deve migliorare molto.”
D: “Come miglioreresti il mondo e cosa cambieresti?”
B: “Io migliorerei il mondo iniziando dalle libertà, darei meno sovranità agli uomini e agli ecclesiastici per permettere un maggior sviluppo scientifico e di ricerca ed infine metterei ordine nella Chiesa Cattolica, demolendo le eresie e la corruzione, predicando solo povertà e obbedienza a Dio.”
D: “Devo dire che sei molto intelligente, voglio farti un’ultima domanda, casa ne pensi delle innovazioni tecnologiche?”
B: “Mah, come ho detto poca fa, secondo me oggi come oggi la tecnologia e molto indietro rispetto a quanto dovrebbe essere, però oggigiorno si stanno facendo dei grandi passi avanti.”
D: “È stato un piacere sapere come la pensi, grazie del tuo tempo.”
B: “Arrivederci.”
Beatrice intervista Dante
B: “Mi scusi, lei è per caso il poeta Dante Alighieri?”
D: “Certo sono io.”
B: “Posso farle alcune domande?”
D: “Certo, faccia pure.”
B: “Innanzitutto mi presento, sono Beatrice e vorrei che mi parlasse di lei.”
D: Beh, allora Io sono nato a Firenze nel 1265, il 29 di maggio, da una famiglia Guelfa della piccola nobiltà. Ho pochi ricordi però della mia infanzia amavo trascorrere lei giornate nella libreria di mio papà lo stile stilnovista lo conobbi a scuola. Dopo di essa incomincia la carriera politica ed oggi sono qui a combattere per i miei ideali di di Guelfi Bianchi.
B: “Parlando proprio di genitori, che rapporto aveva con i suoi?”
D: “Anche se conobbi poco mio padre e mia madre, poiché morirono entrambi rispettivamente quando avevo 17 e 10 anni, ed anche se non ci sono più, io li amo comunque e rendo grazie per tutto quello che hanno fatto per me.”
B: “Parliamo nella sua opera, come sarebbe la sua donna ideale?”
D: “Per me la mia donna ideale sarebbe magra, mora e di bell’aspetto non tanto alta ma di contro gentile, simpatica e gioiosa, che quando arrivo mi accolga con un sorriso e con la quale possa costruire una famiglia tranquilla; Insomma mi piacerebbe incontrare una donna dolce e bella con la quale vivere tutta la vita, tutto qui.”
B: “Infine, Sommo Poeta, vorrei parlare della sua Commedia cioè vorrei avere una sua presentazione dell’opera e sapere se la consiglia ai giovani.”
D: “Allora posso dire certamente che la mia Commedia è un poema molto interessante soprattutto perché l’ho scritto ripensando alla società d’oggi. Infatti il mio componimento è formato da Inferno, Purgatorio e Paradiso in quest’ordine, dagli Inferi al Cielo, nei quali colloco vari personaggi a me congeniali o non. Infine riprendendo il filo della domanda lo consiglio vivamente ai giovani soprattutto per farli avvicinare e conoscere la politica d’oggi ed i costumi dei giorni nostri ecc.”
B: “Grazie per il suo tempo, buona continuazione!””
D: “Grazie a te per le domande buona giornata!
(Mohamed Radoui & Jacopo Torriani – Classe 3I 2021/2022)