Le interviste “impossibili” nell’Anno Dantesco 2021
INTERVISTA A DANTE
Giornalista – “Buongiorno, la ringraziamo per averci concesso un po’ di tempo, è un piacere per me conoscerla. Vorremmo sapere alcune cose su di lei. Prima di tutto dov’è nato e quando?”
Dante – “Sono nato nel 1265 nella splendida città di Firenze in una famiglia della piccola nobiltà.”
Giornalista – “Come dicevamo, Lei è nato a Firenze, com’era la situazione politica in quella città? C’erano delle divisioni, giusto?”
Dante – “Si, c’era la divsione tra guelfi e ghibellini.”
Giornalista – “Lei di quale faceva parte?”
Dante – “Io facevo parte dei guelfi bianchi, comandati dalla famiglia Cerchi. Poi c’erano i neri, comandati dalla famiglia Donati, ma io non c’entro nulla con costoro.”
Giornalista – “E’ vero che nel 1302 è stato esiliato dalla sua città nativa?”
Purtroppo si perché i ghibellini hanno vinto e mi hanno costretto ad andarmene.
Dante – “Hanno minacciato di prendere tutti i miei beni… Me ne sono dovuto andare, altrimenti avrebbero cacciato anche la mia famiglia.”
Giornalista – “Dante Alighieri è il suo nome di Battesimo?”
Dante – “No, il mio nome di Battesimo è Durante, ma siccome è un nome difficile da ricordare mi faccio chiamare Dante.”
Giornalista – “Cosa successe quando lei era piccolo, verso i 12 anni?”
Dante – “Fui promesso in sposo a Gemma Donati con la quale mi sposai a vent’anni.”
Giornalista – “Ha avuto figli?”
Dante – Si, ho quattro figli.
Giornalista – “Ma noi sappiamo che lei si era innamorato di un’altra donna. Chi era?”
Dante – “Si, il suo nome è Beatrice, comunque il mio amore non è un amore carnale, ma spirituale. Per me lei è la Donna Angelica, l’ho incontrata per la prima volta quando avevo nove anni, in Chiesa.”
Giornalista – “I numeri hanno un forte valore simbolico per lei, vero?”
Dante – “Si, infatti i numeri che uso molto nelle mie varie opere sono: il 3 che rappresenta la Trinità, 1 che è Dio e l’origine del tutto, il 9 e il 10 che per motivi differenti simboleggiano la perfezione.”
Giornalista – “Nelle sue opere notiamo che lei parla sempre di Beatrice, ma mai con lei. Perché?”
Dante – “Perché ero troppo intimidito per farmi avanti, per trasmetterle tutto l’amore che provavo per lei. Mi ricordo una volta che anche senza vederla, avvertii la sua presenza e stavo quasi per svenire per l’emozione (cosa che mi accade spesso), ma poi venni preso in giro dalle sue amiche e anche da lei stessa.”
Giornalista – “Che cosa triste, si sarà sentito davvero giù emotivamente. Già, da allora decise quindi di esprimersi tramite le poesie di amore verso questa donna…”
Dante – “Esattamente.”
Giornalista – “Ma dopo la morte di Beatrice notiamo che lei s’innamora di un’altra donna chiamata donna pietosa. Chi era?”
Dante – (Ride) “Non si tratta di una Donna reale. Quando Beatrice è morta incominciai ad interessarmi degli studi filosofici, infatti questa donna è simbolo della Filosofia.”
Giornalista – “Ci parli della sua Opera famosissima: La Divina Commedia.”
Dante – “Si. Il mio Poema è composto da 100 canti in totale, divisi in tre Cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso.”
Giornalista – “Qual è stato lo scopo e l’obiettivo del suo componimento?”
Dante – “La mia Commedia vuole essere il viaggio ideale di ciascuno di noi verso la salvezza e la pace interiore. A compiere questo viaggio per primo sono stato io. Quando persi l’amore della mia vita, Beatrice, seguirono anni difficili e sofferenze che mi diedero infelicità e dubbi religiosi e intraprendere quel viaggio “impossibile” fu una salvezza per me.”
Giornalista – “OK! Grazie di nuovo per la sua disponibilità. “
Dante – “Grazie a voi.”
INTERVISTA A BEATRICE
Giornalista – “Grazie per sua disponibilità e dell’opportunità di parlare anche con lei. Quest’oggi vorremmo chiarire con lei i segreti del suo rapporto col Sommo Poeta. Ma cominciamo per ordine e ci dica: come si trova qui in Paradiso?”
Beatrice – “Vi ringrazio dell’invito, eh beh…Che dire!! Ora sono un angelo e vivere qui è molto bello. Ho avuto la fortuna di conoscere e diventare amica di Santa Lucia e di Maria. Inoltre mi diverto a guardare ciò che succede sulla terra.”
Giornalista – “Qualche tempo fa abbiamo intervistato Dante, sappiamo che lui ha sempre avuto un debole per lei, lo conferma?”
Beatrice – “Si. Tutto iniziò quando ci siamo incontrati all’età di nove anni. L’ho salutato e da quel momento questo mio gesto è stato molto importante per lui.”
Giornalista – “Ma allora perché ha tolto il suo saluto a Dante?”
Beatrice – “Quando incominciarono a circolare voci circa una relazione tra Dante e un’altra donna. Non mi piaceva sentire quelle chiacchiere.”
Giornalista – “Quali erano i sentimenti che provava per Dante?”
Beatrice – “Non ho mai provato amore nei suoi confronti. Ero una donna sposata, e l’ho sempre visto come un amico. Alcune volte non gli davo molta attenzione e probabilmente gli sarò sembrata antipatica.”
Giornalista – “Ma lei sa che nonostante tutto per Dante, è stata sempre la donna più importante di tutta la sua vita?”
Beatrice – “Certo! So di essere stata citata in molte delle sue opere, come la Vita Nuova e naturalmente la Divina Commedia. Posso dire che, comunque da adulta e negli ultimi anni sulla Terra ho sempre considerato Dante come un uomo dai grandi valori e ideali. Mi rendo conto che la mia morte improvvisa gli avrà causato un grosso dolore. E’ stato bello aver scoperto tutto questo amore che provava nei miei confronti, ma, allo stesso tempo, mi è dispiaciuto non aver potuto corrisponderlo”
Giornalista – “La ringraziamo della sua disponibilità, il nostro tempo è finito.”
Beatrice – “Grazie a voi.”
Samuele Mineo & Mattia Ortolani – Classe 3I 2021/2022