il TESTO ARGOMENTATIVO

I professori vi hanno assegnato un testo argomentativo ma non avete le idee chiare su cosa trattare?

In questo articolo troverete alcuni spunti e un breve riassunto su come ci si deve muovere per articolarne  uno in modo corretto.

COME SI FA UN TESTO ARGOMENTATIVO?

Suddividiamo in primo luogo i passaggi da eseguire:

  1. Costruire una scaletta chiara, articolata per punti
  2. Seguire la scaletta e iniziare a stendere il testo
  3. Leggere infine l’elaborato e sistemarlo.

Punto 1:  La scaletta

Come si articola una scaletta? Cosa si deve inserire?

La scaletta, innanzi tutto, è lo scheletro del testo, perciò bisogna seguirla nella stesura.

Il primo punto da inserire nella scaletta è il problema che ci si pone, il nucleo dell’elaborato. A seguire, poi, c’è la tesi, ossia l’argomento centrale del tema, è ciò che si sostiene e si crede su un determinato argomento.

La tesi dovrà essere supportata da dati oggettivi, altri scritti, testimonianze, pareri di esperti… tutto per dare forza alle argomentazioni e convincere il lettore che ciò che si sta dicendo è giusto. Questi sono quindi i cosiddetti “ARGOMENTI A FAVORE DELLA TESI”.

L’antitesi è la chiave di lettura opposta e insanabile rispetto alla tesi di riferimento (anti-tesi= contro la tesi)

Si tratta quindi di quella parte di discorso che dovrebbe confutare il pensiero relativo alla tesi e distruggere l’idea iniziale.

Come si sa, ciò non accadrà, poiché la tesi vincerà sull’antitesi e ciò che si sostiene “schiaccerà” l’antitesi.

L’antitesi ha anch’essa bisogno di argomenti a suo favore, qualcosa che appoggi l’idea contraria a quella iniziale. 

Terminata la stesura della tesi e antitesi, abbiamo la parte centrale, il fulcro dello scritto, ossia la confutazione.

Confutare [dal lat. confūtare]  significa ribattere un’affermazione, una ragione, dimostrandola erronea o infondata. A questo punto, infatti, tutti gli argomenti a favore dell’antitesi dovranno essere confutati e smentiti.

Al termine della confutazione, abbiamo infine la conclusione, ossia la chiusura dell’elaborato, in cui si ribadiscono le idee appartenenti alla tesi di partenza.

Punto 2: La stesura

Ricordiamoci che la scaletta è lo scheletro del testo, perciò bisogna essere fedeli e seguirla passo passo. In questo caso sarà molto più semplice e veloce svolgere il testo.

Introduciamo il problema e accenniamo la tesi, argomentando ciò che afferma con chiarezza ed efficacia, senza girare troppo attorno alla questione ma andando al sodo. Al momento della fine degli argomenti a favore della tesi, si introduce l’antitesi con una frase come “c’è chi pensa il contrario, chi afferma che…”, spiegando i perchè dell’antitesi con un linguaggio chiaro e deciso.

Concludere poi il tema con un affermazione convincente e fruttuosa, che persuada il lettore a credere fermamente alla tesi iniziale.

Punto 3: Lettura finale

Ultimo punto non assolutamente da trascurare è la lettura dell’elaborato finale.

Alcune domande per la buona riuscita del testo prima di consegnarlo sono:

  • Sono riuscito/a a far valere la mia tesi rispetto all’antitesi?
  • Il tema è chiaro ed efficace?
  • Ho espresso in modo corretto i concetti?
  • La punteggiatura e la sintassi sono corrette e opportune?

Se la risposta è si, allora che aspetti? Consegna subito il tuo elaborato e preparati ad un buon voto!

Articolo a cura di: Celeste Francesca

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