il TESTO ARGOMENTATIVO
I professori vi hanno assegnato un testo argomentativo ma non avete le idee chiare su cosa trattare?
In questo articolo troverete alcuni spunti e un breve riassunto su come ci si deve muovere per articolarne uno in modo corretto.
COME SI FA UN TESTO ARGOMENTATIVO?
Suddividiamo in primo luogo i passaggi da eseguire:
- Costruire una scaletta chiara, articolata per punti
- Seguire la scaletta e iniziare a stendere il testo
- Leggere infine l’elaborato e sistemarlo.
Punto 1: La scaletta
Come si articola una scaletta? Cosa si deve inserire?
La scaletta, innanzi tutto, è lo scheletro del testo, perciò bisogna seguirla nella stesura.
Il primo punto da inserire nella scaletta è il problema che ci si pone, il nucleo dell’elaborato. A seguire, poi, c’è la tesi, ossia l’argomento centrale del tema, è ciò che si sostiene e si crede su un determinato argomento.
La tesi dovrà essere supportata da dati oggettivi, altri scritti, testimonianze, pareri di esperti… tutto per dare forza alle argomentazioni e convincere il lettore che ciò che si sta dicendo è giusto. Questi sono quindi i cosiddetti “ARGOMENTI A FAVORE DELLA TESI”.
L’antitesi è la chiave di lettura opposta e insanabile rispetto alla tesi di riferimento (anti-tesi= contro la tesi)
Si tratta quindi di quella parte di discorso che dovrebbe confutare il pensiero relativo alla tesi e distruggere l’idea iniziale.
Come si sa, ciò non accadrà, poiché la tesi vincerà sull’antitesi e ciò che si sostiene “schiaccerà” l’antitesi.
L’antitesi ha anch’essa bisogno di argomenti a suo favore, qualcosa che appoggi l’idea contraria a quella iniziale.
Terminata la stesura della tesi e antitesi, abbiamo la parte centrale, il fulcro dello scritto, ossia la confutazione.
Confutare [dal lat. confūtare] significa ribattere un’affermazione, una ragione, dimostrandola erronea o infondata. A questo punto, infatti, tutti gli argomenti a favore dell’antitesi dovranno essere confutati e smentiti.
Al termine della confutazione, abbiamo infine la conclusione, ossia la chiusura dell’elaborato, in cui si ribadiscono le idee appartenenti alla tesi di partenza.
Punto 2: La stesura
Ricordiamoci che la scaletta è lo scheletro del testo, perciò bisogna essere fedeli e seguirla passo passo. In questo caso sarà molto più semplice e veloce svolgere il testo.
Introduciamo il problema e accenniamo la tesi, argomentando ciò che afferma con chiarezza ed efficacia, senza girare troppo attorno alla questione ma andando al sodo. Al momento della fine degli argomenti a favore della tesi, si introduce l’antitesi con una frase come “c’è chi pensa il contrario, chi afferma che…”, spiegando i perchè dell’antitesi con un linguaggio chiaro e deciso.
Concludere poi il tema con un affermazione convincente e fruttuosa, che persuada il lettore a credere fermamente alla tesi iniziale.
Punto 3: Lettura finale
Ultimo punto non assolutamente da trascurare è la lettura dell’elaborato finale.
Alcune domande per la buona riuscita del testo prima di consegnarlo sono:
- Sono riuscito/a a far valere la mia tesi rispetto all’antitesi?
- Il tema è chiaro ed efficace?
- Ho espresso in modo corretto i concetti?
- La punteggiatura e la sintassi sono corrette e opportune?
Se la risposta è si, allora che aspetti? Consegna subito il tuo elaborato e preparati ad un buon voto!
Articolo a cura di: Celeste Francesca