IL TRASPORTO DEI VACCINI (Ceriani e Rainoldi)
La carenza di dosi e le difficoltà connesse al loro trasporto, considerate le particolari temperature di conservazione, sono alcuni dei problemi che stanno rallentando la campagna di vaccinazione. Gli stabilimenti dei colossi farmaceutici stanno ampliando e accelerando la produzione per tenere fede (anche se con forti ritardi) ai contratti di fornitura sottoscritti con i governi. Ma il percorso, che porta le fiale dai laboratori ai centri di distribuzione dei vari Paesi, fino ai punti vaccinali in cui verranno effettuate le somministrazioni, è lungo e complesso. Un inadempimento della procedura, un guasto dei congelatori o un’interruzione di corrente che pregiudica l’efficacia della catena del freddo sono tutti pericoli che possono minacciare il successo dell’operazione, soprattutto in una fase in cui ogni dose conta e non possiamo permetterci di perdere carichi preziosi per errori digestione o fatalità. Il problema maggiore è la mancanza di fabbriche per produrre i vaccini, tutti le aziende farmaceutiche stanno correndo per le dosi invece Astrazeneca ha dei seri problemi per la produzione “Le società farmaceutiche sono ben organizzate da anni nel trasporto di medicinali, anche di quelli che richiedono ambienti freddi. In molti Paesi ci sono anche imprese specializzate dotate di camion con impianti di raffreddamento e dispositivi per rilevare la temperatura dei carichi. La grande e nuova sfida che dobbiamo affrontare ora, e che rende tutto il processo logistico e distributivo molto più complicato del normale, è rappresentata da un lato, dalle temperature veramente basse a cui devono essere mantenuti i vaccini – come quello sviluppato da Pfizer – durante il trasporto per garantirne l’efficacia; dall’altro, l’urgenza e quindi il bisogno di muoversi in maniera tempestiva, il più velocemente possibile”, spiega a Business Insider Italia Daniel Dombach, Director EMEA Industry Solutions di Zebra Technologies, azienda che supporta con soluzioni tecnologiche chi opera “in prima linea” in organizzazioni di diversi settori, tra cui trasporti, logistica e sanità.
Oggi, venerdì 14 Maggio sono state somministrate più di 26 milioni di dosi e si spera di risolvere al più presto il problema della pandemia.
Riccardo Ceriani e Davide Rainoldi